Cos'è la creatività urbana? Quella che sta diventando una tematica di interesse crescente risulta essere di complessa lettura e si presta ad interpretazioni anche molto diverse tra loro.
Difatti per parlare del tema della creatività urbana è utile partire da una panoramica sugli studi degli esponenti che hanno dato il maggior contributo alla disciplina a livello internazionale. Charles Landry, Richard Florida, Juan Carlos Cubeiro e Pablo Sanchez Chillon hanno affrontato la tematica da prospettive differenti individuando vari fattori che consentono l'avvio del processo creativo, oltre agli attori coinvolti e alle pratiche da seguire.
Dallo studio di questi autori è emersa quella che è la nostra interpretazione della creatività urbana ovvero "un processo innovativo che ha come fine lo sviluppo sostenibile".
Questo processo prende forma nell'ambiente urbano, dalla dimensione ristretta fino a quella più ampia, in risposta alla crisi del modello europeo di città che sta lasciando spazio ad una nuova morfologia cittadina di sprawl.
Il modello in questione dovrebbe essere portato avanti da tutta la cittadinanza in modo partecipato al fine di non immettere nuovi elementi nel territorio ma valorizzare usi e costumi esistenti.
La creatività può essere applicata a diversi ambiti, dall'ambiente, alla società, all'economia, e deve essere gestita da una politica partecipativa il cui obiettivo risulta essere il "benessere sostenibile" inteso come il raggiungimento della soddisfazione dei bisogni senza alterare lo stock di risorse da consegnare alle future generazioni.
E' anche giusto porre l'attenzione sulla necessità di allontanarsi da modelli pre-confezionati per interpretare il processo creativo secondo le peculiarità locali, ritenendo imprescindibile la partecipazione attiva della comunità che è depositaria dell'identità e dei valori del luogo.
Gavazzi, Margherita; Malevolti, Filippo; Meistro, Manuela