lunedì 26 aprile 2010

AMBIENTE: C’era una volta….e forse non ci sarà più.





C’era una volta in cui la natura determinava il corso della vita dell’uomo. Un tempo molto lontano dove tutti gli elementi dell’ecosistema terra erano sullo stesso livello e solo i fenomeni naturali generavano modificazioni in grande scala. Un tempo talmente lontano dove l’uomo sopravviveva come le altre specie e la sua vita era scandita esclusivamente dal soddisfacimento delle sue necessità primarie.

Con il tempo, per ribaltare la posizione di subalternità rispetto alla natura stessa e ad altre specie, ha dovuto imparare a sfruttare tutto ciò che aveva attorno, osservando e apprendendo dalla stessa natura. Grazie anche alla sua condizione di animale razionale ha assimilato la capacità di non soddisfare solo i suoi bisogni primari ma in più riuscire a capire come sfruttare le sue capacità, per trasformare gli elementi esterni alla sua quotidianità. Nel corso dei secoli si son talmente progressivamente sviluppate al punto che oggi è in grado di controllare o modificare condizioni naturali, che sino a pochi secoli fa era in grado solo di osservare impotente, come il letto di un fiume o la zona costiera che le è immediatamente successiva.

In questo tempo l’impatto del’uomo sulla condizione ambientale può essere facilmente notata oservando la zona costiera e la sua nuova morfologia, in cui in alcuni casi è posibile percepire a occhio nudo questi cambiamenti. Entrando maggiormente nello specifico possiamo notare come il limite della linea costiera si è avvicinato o allontanato a seconda di come lo stesso uomo e intervenuto con la sue opere, sia con nuove construzioni che con opere di difesa dal mare. A volte le azioni per proteggersi, producono un danno e per rimediare a questo si costruiscono opere di difesa peggiori che non riescono a migliorare il danno precedentemente comesso, ma aggravano la situazione innescando un processo a catena di non facile soluzione. I problemi a volte possono nascere più a monte nel vero senso del termine, infatti a volte l’uomo interviene per scopi prettamente personali (industriali, energetici o di difesa) nei corsi d’acqua, limitamdo inevitabilmente l’apporto dei sedimenti a valle e nell’immediata zona costiera attigua.

I processi di erosione del suolo e ampliamento della linea costiera, non bisogna dimenticare, sono un’ azione soprattutto naturale, presente sulla terra da ben prima che comparisse l’uomo. Egli ha avuto il merito di accellerare con i suoi interventi, fenomeni che nella storia dell’Ecosistema terra accadono in migliaia di anni e che per suo merito, a volte si sono ridotti a pochi decenni.

C’era una volta in cui la natura determinava il corso della vita dell’uomo....ora quel tempo forse potrebbe non esserci più. Infatti si può facilmente affemare: l’uomo corre più della natura, modifica tutto velocemente e senza tregua, con tempi inversamente propozionali al reale scorrere naturale del tempo.





DEBORA ROCHA, FLORENCIA GUIDOBONO, LORENZO MORMIRO, SANDRA DIAS.



* O dicionário da Editora Porto conceitua Zona Costeira como sendo: “Parte das terras emersas em contacto com o mar”. No mesmo sentido segue a definição de Carter, (1988): “Zona Costeira (Coastal Zone) compreende o espaço em que os ambientes terrestres influenciam os ambientes marinhos (ou lacustres) e vice versa.”