lunedì 18 aprile 2011

Innovazione : campi, tipi e scale nello sviluppo sostenibile locale. AZIONI

Attraverso il lavoro finora svolto, si può dire che l'innovazione è un processo complesso di molteplici livelli di lettura, dove la consapevolezza costantemente interagisce nella società, la capacità reattiva dell' autoriconoscimento. Questa combinazione è la chiave per formare l'identità di una società. La resilienza di una società è strettamente legato ai livelli ed alla capacità di integrarli.


Partendo dai tre elementi chiave, consapovolenzza dei cittadini, identificazione della scala dello sviluppo/innovazione, conoscenza degli instrumenti chiave,sono stati idividuati tre contesti o campi d'azione per fare innovazione: educazione, informazione, verifica-valutazione. Dentro di ognuno di questi contesti si possono identificare azioni particolari di ognuno.



Questi campi sono intimamente interconnessi, non hanno uno stesso livello di gerarchia se non che si sviluppano parallelamente nel processo di sviluppo dell'innovazione. Per lavorare con ognuno di questi è importante capire la scala nella quale si interverrà. Quindi la scala è uno strumento trasversale a tutti i contesti di azione.

Per lavorare sull'innovazione è fondamentale la conoscenza dell'area in cui andiamo ad intervenire. E per questo che la scala è uno strumento di azione fondamentale non solo perchè ci permette di conoscere il contesto di intervento ma anche quale è il suo campo di applicazione e quindi il suo limite.

Per fare fronte ai grandi cambiamenti si deve puntare ad accrescere l'investimento in capitale umano, nella conoscenza, e nel suo utilizzo nell'organizzazione produttiva .Lo sviluppo di una innovazione a livello locale deve fondarsi su un innalzamento del capitale umano, e quindi della produttività, su più alti livelli di istruzione, formazione e conoscenza. Questi richiedono necessariamente maggiori investimenti, pubblici e privati, per incentivarli occorre rimuovere i fattori che ne frenano il rendimento, puntando sulla qualità, sulla valutazione e sul riconoscimento del merito.

Le dinamiche delle reti innovative, non dipendono esclusivamente dai processi di apprendimento e diffusione delle innovazioni che coinvolgono le imprese, ma dipendono anche dalle interazioni con le istituzioni politiche e governative, con il sistema formativo e di ricerca.


In genere la rete è una figura definita in negativo (come non-mercato e non-gerarchia), quindi si eredita dalla discussione teorica in materia come la rete non abbia una funzione stabilita a priori. La rete invece ha una funzione definita in positivo: è importante, fondamentale quella di rendere possibile un uso efficace della conoscenza, facendola rendere e sollecitando ulteriori investimenti che spostino in avanti la frontiera del nostro sapere.

E' importante mettere in evidenza, isolare il concetto che la funzione delle reti, qualunque sia l'origine, è nel miglioramento della competitività delle imprese che le costruiscono e le utilizzano. Oggi è stato quasi totalmente rimosso il pregiudizio che in passato ha impedito di riconoscere le funzioni positive delle reti in merito alla crescita della produttività e della concorrenza nell'economia moderna: l'economia globale è l'economia delle regioni, degli ambienti differenziati, delle originalità che si trovano nelle varie imprese e nelle varie realtà, messe in collegamento dalla globalità.













Donato Calderoni, Consuelo Marques, Romina Triboli Pisi, Thaissa Junqueira Zacarias