lunedì 18 aprile 2011

Minoranza etnica vs Innovazione e modernità. AZIONI

Gruppi esclusi, espulsi, marginalizzati, spesso se ne parla. Quanto poco spesso si rivolge, invece, l'attenzione alla bellezza della diversità? 

Fare riferimento all'esclusione sociale consente di mettere in luce le diseguaglianze della città e del territorio, generate da variabili di classe, genere, età, appartenenza etnica e religiosa.


Il rafforzamento dell'inclusione richiede politiche urbane, economiche e sociali all'interno delle quali sia chiaramente posta la questione del diritto alla città-territorio, inteso come momento essenziale dell'identità: 
politiche in cui i temi della povertà, delle condizioni insediative, delle opportunità siano affrontati congiuntamente, in maniera integrata.

Governance e pianificazione sono strumenti indispensabili per una strategia che permetta di realizzare luoghi dell'incontro, della multiculturalità e dell'integrazione.

Sensibilizzazione e formazione. Qualsiasi politica d'inclusione non può prescindere da un'esigenza fondamentale di sostenibilità nel tempo dei programmi messi in atto; dovrebbe, inoltre, estendere l'azione alla sfera pubblica, aprendosi ai patrimoni culturali e umani delle minoranze; ispirarsi alla necessità di creare luoghi e strumenti d'incontro fra i gruppi che condividono un territorio, garantendo la possibilità di reciproci contatti.



Includere e integrare, richiedono l'individuazione di azioni concrete nella direzione dell'incontro e della comunicazione delle rispettive diversità. Ma cosa rende possibile la comunicazione?

Il linguaggio come principale mezzo di scambio di esperienze, informazioni, emozioni, pensieri, stati d'animo, esigenze, opinioni. La non conoscenza dell'idioma dell'altro ci porta a disinteressarci di lui e lui di noi, allontanandoci, dividendoci ed, infine, portandoci al conflitto. La lingua diventa così un mezzo straordinario di condivisione, capace di rendere effettivi i diritti dell'uomo.

Sono stati utilizzati quattro esempi  per individuare le azioni più significative per ogni contesto:

- La scuola di Italiano per Migranti El Comedor Estudiantil Giordano Liva di Pisa, esempio di insegnamento costruttivo della lingua italiana agli stranieri, fonte di momenti interattivi e di scambio interculturale reciproco;

-L'Antica Sartoria Rom di Roma che mostra come il patrimonio della minoranza sia fonte di auto-riconoscimento, ma anche riconoscimento ed apporto innovativo sulla società;
-La lingua guaranì in Paraguay, esempio di patrimonio culturale che attraverso il riconoscimento istituzionale diventa uno strumento di inclusione sociale;

-Il caso dell'area berlinese del Gelbe Viertel in cui un progetto di riqualificazione architettonica ha stimolato il riconoscimento del patrimonio culturale della minoranza brasiliana Kadiweu apportando un'innovazione nell'architettura europea ma anche un'opportunità di riconoscimento istituzionale della minoranza, attraverso l'attribuzione del diritto di autore sui disegni utilizzati nel progetto.
Laura Castelli, Leandro Ledesma, Marina Garcia Leal Scodro, Michele Candiotto, Veronica Moretti