La necessità di proteggere e valorizzare gli ecosistemi urbani e periurbani attraverso varie azioni è ormai un concetto sufficientemente affermato nelle coscienze dei cittadini e, a volte, anche inflazionato. Tali azioni, però, non possono essere ridotte solo ad interventi fisici sugli ecosistemi come i corridoi ecologici, che mettono in collegamento aree verdi inglobate o isolate dalle maglie del tessuto urbano. Le azioni fisiche rischiano di restare sterili o essere poco efficienti se non affiancate ad un lavoro di educazione delle nuove generazioni.
Riflettere, mettendo da parte l'emozionalità, sugli strumenti necessari ed utili per diffondere una coscienza ecologica reale è essenziale. La riflessione deve essere orizzontale tra i vari attori e il più possibile priva di autoreferenzialità per generare idee e azioni nuove. Contaminare coloro che non sono sensibili a questi temi è sicuramente un aspetto critico non superabile solo con azioni innovative ma che richiedono anche molta coerenza e competenza. Bisogna uscire da alcuni preconcetti e dalle ipocrisie dietro le quali molti si nascondo. Siamo consapevoli di quanto consumiamo per essere "Bio"?
Autori:
Athenea Sosa, Davide Petrollino, Estefania Aviles, Francesco Micciché, Hiroki Yamada, Matteo Pecora, Silvia Rossi, Yuki Uchida.