lunedì 18 aprile 2011

Il patrimonio culturale: ponte tra memoria e valorizzazione. ELEMENTI CHIAVE

IL COMPITO DEL PADRE.

Sensibilizzazione, adattamento ed integrazione alla base del processo di traduzione generazionale.

Le  parole latine pater e monus a definizione del termine patrimonium. Il patrimonio quindi inteso non tanto in riferimento agli oggetti più o meno fisici che lo compongono, ma connesso ad un compito originario del padre, responsabile davanti ai propri figli di quel processo di traduzione generazionale che ci accomuna e ci accompagna da milioni di anni attraversando milioni di storie e di uomini diversi.
Si vuole ammettere come di prima e generale rilevanza, il ruolo della sensibilizzazione sia del padre quanto del figlio, per il raggiungimento di un livello culturale della società tale da permettere la traduzione del valore patrimoniale nella maniera più onesta possibile, e si è tentato di esplicitare nel concreto tale riflessione attraverso il caso della città di Hue in Vietnam, dimostrando come davvero la sensibilizzazione della collettività (comprendendo con questo termine non soltanto gli abitanti, ma anche il governo, i turisti …) sia davvero forse la prima attività da considerare quando si parla di patrimonio. 

 
Pensando poi a come la conservazione e l'innovazione possano camminare unite quando si parla di un bene patrimoniale potremmo considerare il concetto di "adapting reuse", intendendo con questo termine di poter mettere in discussione il soggetto ancor prima di pensare unicamente e direttamente alla modifica dell'oggetto, o meglio: 






pensare a cosa davvero l'oggetto rappresenta, qual è l'identità che esso esprime e così riflettere se quello che deve essere messo in questione è davvero l'oggetto o forse il modo di essere del soggetto. 
 
Un obiettivo generale che potrebbe nascere da tale genere di riflessioni quindi, è quello di voler ammettere: l'adattamento dell'uso e della struttura della collettività e/o del bene patrimoniale ai fini della loro valorizzazione reciproca e per mantenerne vivi i valori nel tempo.

 In ultimo, uno degli aspetti centrali della realtà contemporanea è la maniera in cui, all'ombra della globalizzazione e delle culture transnazionali, si riformulano le identità individuali e collettive. Cambiano le forme di relazione tra gli individui e tra i gruppi a livello economico, sociale, politico e culturale, rendendo necessaria la ridefinizione del concetto stesso di società. Alla luce della complessità degli sviluppi migratori, in prospettiva transnazionale, le risposte alle domande iniziali risiedono nel concetto d'integrazione, inteso come movimento reciproco di incontro rispettoso delle identità di entrambi, rifiutando l'idea dei processi di assimilazione e prendendo in considerazione i diversi tipi di legame.
 Integrazione, quindi, come obiettivo primario, fino a capovolgere il quesito iniziale: non più come poter risolvere il problema della tutela dei beni, materiali e non, ma come far sì che la valorizzazione degli stessi permetta di affrontare le problematiche sociali contemporanee garantendo così viva, nel tempo, la relazione con il patrimonio stesso.



Chiara Porretta, Gabriel Ignacio Roberi, Laura Castelli, Marina Garcia Leal Scodro, Shun Niitsu