martedì 14 aprile 2009

Riflessioni intorno ad un'esperienza di Eco-villaggio



Dalla lettura di un articolo su www.decrescita.it (newsletter gennaio 2006)

I cambiamenti negli stili di vita dovuto all'insoddisfazione con la vita urbana, i sui rapporti e i suoi ritmi, ormai configurano una rete planetaria di scambi di esperienza e intenti che ci portano a sentir parlare di iniziative simili in tutto il mondo, anche se adatte alle particolarità del livello locale.

Per definizione un ecovillaggio è un luogo in cui abita stabilmente una comunità di persone impegnate nella creazione di una vita sostenibile a più livelli:

  • Economico
  • Ecologico
  • Sociale
  • Culturale
  • Spirituale

Ecovillaggio come un laboratorio di idee e pratiche sostenibili dove svolgere tre tipi di attività fondamentali: Nutrirsi, Crescere, Fare.

Sembra interessante comprendere l'essenza del vivere in una comunità sostenibile, un primo passaggio obbligato è fare una valutazione sui vantaggi, quali:

  • Il recupero della simbiosi uomo-natura;
  • Il recupero del fare manualmente, riscoprendone l'arte;
  • Il vivere nella frugalità;
  • Riappropriazione del proprio tempo e del proprio lavoro;
  • Il confronto continuo tra individui.

Nel caso specifico dell'ecovillaggio di Torri Superiore (www.torri-superiore.org), borgo Medioevale abbandonato negli anni '50, è ineludibile apprezzare l'opera di recupero di un patrimonio storico-architettonico che sarebbe andato perduto. Ad aumentarne le potenzialità e il valore è stato l'opera di restauro che ha visto l'utilizzo di :

  • Materiali naturali (pietra locale,calce per intonaci,isolanti naturali, serramenti in legno sostenibile, smalti ecologici)
  • Pannelli solari;
  • Impianti di riscaldamento a bassa temperatura (18°);
  • Energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili;
  • Compost Toilette a secco;
  • Bacino di lagunaggio per il trattamento delle acque grigie;
  • Cucina solare;
  • Pompa a colpo d'ariete.

E' stata creata un economia locale incentrata sul turismo, sull'organizzazione di corsi sulle competenze sviluppate e a la produzione di beni primari finalizzata all' auto sufficienza alimentare:

  • permacultura e allevamento
  • dinamiche di gruppo
  • lavorazioni artigianali

Vero è che l'alternativa va valutata e adottata in funzione della dimensione spaziale.

L'ecovillaggio potrebbe essere una soluzione in piccola scala….e per gli agglomerati urbani?

Queste forme comunitarie esistono da molto tempo, potremmo dire che sono state le prime forme di aggregazione e convivenza tra gli esseri umani, ma pur volendole legittimare non potrebbero avere un'applicazione a-spaziale.

Tra gli aspetti interessanti di esperienze del genere si può sottolineare il rapporto tra lavoro e creatività ovvero un lavoro non più basato sulla massimizzazione della produttività imposta da altri. Qui si pratica l'autonomia ad ogni livello.

Il fulcro di quest'esperienza (espressione) risiede anche nella capacità divulgativa di tecniche sostenibili, che seppur confinate possono essere punto di partenza o un incentivo a trovare nuove forme maggiormente compatibili con contesti diversi come quello metropolitano o/e cittadino.


Priscilla Bitencourt, Fernanda Secco, Francesca Indolfi, Nicola Simboli,
Sara Blandolino, Valeria Groppo, Valentino Aleotti
, Roberto Tinella